Uno spettacolo che riesce a trasmettere la gioia delle fede attraverso la musica.
Premiato due volte con il prestigioso Grammy Award, il Soweto Gospel Choir, strepitoso coro sudafricano che raccoglie i migliori talenti provenienti dalle chiese e dalle comunità di Soweto, torna in Italia per la quarta stagione di fila a "scaldare" l'atmosfera natalizia.
Unica data italiana: il 1 dicembre al Teatro Manzoni di Milano.
22 elementi tra cantanti, ballerini e percussionisti, i coristi di Soweto sono attivi dal 2002 e hanno cantato in tutto il mondo in 8 lingue sudafricane, affiancando anche artisti come Céline Dion e Peter Gabriel. Uno spettacolo che riesce a trasmettere la gioia delle fede attraverso la musica e che riesce a scuotere le anime, trasmettendo al pubblico la bellezza e la passione che caratterizzano l’Africa, tra gospel tribale, tradizionale e popolare, africano e occidentale.
Avete girato il mondo. Quali differenze avete notato nel pubblico, tra un Paese e l'altro?
Abbiamo davvero perso il conto, ma siamo sicuramente oltre 30 Paesuivisitati! E ciò che fa la differenza è proprio la gente. Diversissima, ma sempre meravigliosa, ovunque. Il punto è che la nostra musica parla a tutti e tutti reagiscono con affetto, dimostrando di apprezzare davvero il nostro lavoro.
Vi siete esibiti davanti a principi, presidenti e colleghi-cantanti come voi. Il momento più importante?
Non c'è dubbio: cantare di fronte a Nelson Mandela, che è parte della nostra storia, della nostra tradizione. Quando abbiamo vinto il nostro primo Grammy lo abbiamo portato a lui. E' stata un'emozione unica.
Chi vi ispira?
Le influenze musicali sono tante, in tante forme diverse: musica africana, Hugh Masikela, Lady Smith Black Mamboza, Slif Keita & Angelic Kijo. Ma i veri ispiratori sono le persone che hanno raggiunto l'eccellenza con la loro umanità.
Come spieghereste il gospel a chi non lo dovesse conoscere?
E' la preghiera perfetta: la nostra musica va al di là delle razze, delle culture e delle religioni stesse. Parla un linguaggio universale a cui ognuno di noi risponde.